Teatro: (…) La seconda parte della serata vedeva un totale cambio di atmosfere, per portarci nella Germania degli anni ‘20 grazie ad un sentito omaggio alle musiche di Brecht/Weil da parte di una inedita formazione che vedeva affiancato il trio Poing, costituito da Frode Haltli alla fisarmonica, Rolf Erik Nystrom al contrabbasso e Hakon Thelin al sax alla vocalist e sperimentatrice sonora Maja Ratkje, già vista nella sua parte più sperimentale nella prima serata di Focus Norge. In questa veste la Ratkje riponeva quasi totalmente gli afflati sperimentali più arditi per rientrare nei binari di una classica interpretazione canora degli eterni testi di Brecht, a parte qualche sporadica e ben inserita acrobazia vocale, mentre il trio arricchiva i classici standard mitteleuropei con azzeccate improvvisazioni e divagazioni quasi dadaistiche, con piccoli camei di virtuosismo strumentale, soprattutto da parte del sassofonista che si è rivelato la vera sorpresa della serata per le espressioni sottili e intense del suo strumento . Non sono mancate le incursioni in altri temi, come due omaggi molto sentiti a Morricone, la cui interpretazione del tema di “C’era una volta il West” è stata molto intensa e lirica, e alcune canzoni tradizionali inglesi e norvegesi reinterpretate sempre in chiave ironica e graffiante, che hanno entusiasmato il pubblico tanto da concedere un bis, fatto raramente accaduto in un concerto di Angelica.
Giulia Clai