il Giornale Della Musica: Ma il bello deve ancora venire: La cantante Maja S.K. Ratkje, che si è già esibita in un fragoroso solo la prima sera di Focus|Norge questa volta è in compagnia di Poing, un trio pressoché sconosciuto, almeno da noi. Bastano poche note a far capire di che pasta son fatti: autentici virtuosi dei loro strumenti (fisarmonica, contrabbasso e sax), animati da humor e presenza scenica, cura maniacale degli arrangiamenti mascherata da una disarmante facilità e brillantezza di esecuzione. La Ratkje ricorda certe cose di Dagmar Krause, meno intensa e drammatica forse, ma potente e duttile. Oggetto del concerto sono una serie di canzoni rivoluzionarie o di protesta basate su testi brechtiani: si passa dai classici di Weill e Eisler alla canzone klezmer, dall’inno della DDR (la musica è di Eisler) a canti di protesta… Niente di nostalgico comunque; solo l’ipotesi che il mondo non sarà per sempre com’è adesso. Il loro progetto si chiama Wach Auf! ed è già un cd, di quelli che non si trovano nei negozi, ma (almeno per il momento) nemmeno su Amazon né su iTunes Store. Misteri della comunicazione, e del commercio.
Marco Dalpane